Febbraio mese di Bakhita 2025

NEL GIUBILEO 2025 – BAKHITA SPERANZA DI VITA BUONA PER TUTTI

L’alba del “Febbraio mese di Bakhita” 2025 si sta avvicinando e con essa tutta una serie di iniziative che l’Associazione Bakhita Schio-Sudan in collaborazione con le Madri Canossiane e con il patrocinio del Comune di Schio mette in atto nella città.

Il programma è piuttosto nutrito e lo si può consultare sulla locandina a seguire

Si riassume in particolare:

  • La PREPARAZIONE ALLA FESTA dal 30 Gennaio al 7 Febbraio presso il Santuario di Via Fusinato con Novena e Triduo.
  • La SANTA MESSA Sabato 8 Febbraio in Duomo San Pietro a Schio alla presenza delle Autorità.
  • La CENA SOLIDALE di Sabato 15 Febbraio.
  • La CONFERENZA di Giovedì 20 Febbraio con ospite Padre Ermes Ronchi.
  • Il CONCERTO PER BAKHITA di Domenica 23 Febbraio con i Cori: G.E.S. di Schio, Voci della Ferrata di Verona, Croda Rossa di Mirano (VE). 
  • La PRESENTAZIONE LIBRO “Mentre vado” di Venerdì 28 Febbraio l’autore Lucio Simonato in conversazione con Fr. Lino Breda.

Un grazie particolare a tutti:

I collaboratori, cori, relatori, etc. e all’Unità Pastorale Santa Bakhita, che rendono possibile un programma di questo tipo.

I proventi derivanti dalle offerte, raccolte durante le iniziative, saranno devoluti a progetti di formazione scolastica e professionale in Sud Sudan terra di origine della nostra Santa “moretta”.

Auguri di Buon Natale e Buon 2025

Buon Natale

L’Associazione Bakhita Schio Sudan augura a tutti un Buon Natale ed un Felice 2025.

Nel Natale che ci introduce nell’Anno Giubilare della Speranza vogliamo, usando le parole di Papa Francesco, augurare ed augurarci:

“Non lasciatevi rubare la Speranza”

Come scriveva il poeta Khalil Gibran: “Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”

Vogliamo riportare a seguire gli Auguri di cui tanti carissimi amici hanno voluto onorarci:

Il Vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto ci invia i seguenti auguri:   

Don Dante Carraro Direttore CUAMM Medici con l’Africa:

Camminare Insieme con Coraggio e Speranza

Carissime e carissimi, un caro augurio di Buon Natale!

Portiamo nel cuore l’Africa e la sua gente, i tanti papà, mamme e bambini che incontriamo ogni giorno. Il nostro augurio è l’impegno a camminare insieme a loro, anche dove è difficile e anche quando il buio sembra prevalere e la fiducia ti abbandona.

È “quel” Gesù bambino a darci il coraggio necessario e la tenacia ostinata di continuare a essere “con” loro! Buon Natale!

Don Dante

Suor Piera De Munari suora missionaria Comboniana a Malakal – Sud Sudan

Un augurio per Schio e per l’Associazione Bakhita Schio Sudan

A Schio, mio Paese di origine, un saluto e un augurio per un’ Santo Natale portatore di Pace Vera e di Speranza di imparare a vivere di piu’ come persone che costruiscono rapporti di comunione con tutti. Io l’ho sperimentato anche in questo mio ultimo viaggio apostolico tra la tribu’ Nuer. Gesu’ che viene apri sempre piu’ il mio cuore per poter amare come Te. Un abbraccio forte a ciascuno e a tutti. Buon Natale!

Suor Piera
Suor Piera tra la popolazione Nuer

Padre Stefaan Leclair sacerdote diocesano della diocesi di Anversa inviato a Yambio (Sud Sudan) responsabile “Sainte Josephine Bakhita school” nel centro di Ngandimo

Un Augurio per un Natale di Speranza e Luce dal Cuore dell’Africa

In Sud Sudan, dove lavoro come missionario, Santa Giuseppina Bakhita è giustamente vista come una persona del suo popolo. Lì era felice da bambina, avendo una sorella gemella e ottimi genitori.

Gli anni belli nel villaggio di Olgossa, però, furono interrotti dal duro periodo della schiavitù, ma una volta in Italia – in una libertà appena riconquistata – poté di nuovo donare il suo cuore a tutte le cose belle e alle belle persone che la circondavano.

Tuttavia, gli anni bui della schiavitù furono più che un’interruzione del bene e del bello che aveva ricevuto. Per tutta la vita portò i segni delle percosse e delle umiliazioni subite a El Obeid.

Ma ha anche imparato ad apprezzare meglio la felicità riconquistata. Comprese a fondo cosa significava vivere “in Cristo” come figli di Dio liberati, e vide anche come il Signore la guidava nella sua Provvidenza, soprattutto negli anni bui. Una volta battezzata, scoprì Gesù come un Amico fedele che voleva diventare uguale a noi in tutto e che aveva accettato l’esistenza di una schiava.

Bakhita è la santa della speranza. Si adatta al periodo Natalizio, dove la Luce risplende nelle tenebre, e si adatta al nuovo anno santo 2025 che attraversiamo come pellegrini della Speranza. Pertanto, Santa Giuseppina non solo ha le sue radici qui, nel cuore dell’Africa, ma indica ancora oggi al popolo del mondo la strada da seguire.

Il Sud Sudan è un Paese molto devastato. Indipendente solo dal 2011, ha attraversato una dozzina di anni di guerra civile. Il Paese non si è ancora ripreso. Non ci sono quasi strade, non c’è un adeguato approvvigionamento idrico, l’istruzione è ai minimi termini e ora che c’è la guerra nel vicino Sudan, il giovane Paese è invaso da milioni di rifugiati e l’intera economia è in crisi.

Nelle nostre parrocchie, tuttavia, possiamo offrire piccoli segni di speranza, ad esempio nella nostra modesta scuola “Saint Josephine Bakhita” o nella costruzione di pozzi o offrendo ai giovani un nuovo futuro. La vigilia di Natale, i giovani della mia parrocchia si riuniscono per accogliere il Signore nella gioia e nell’amore. È una serata e una notte di preghiera, canti ed Eucarestia in una delle frazioni più povere della parrocchia rurale. Lontani da ogni comodità, i giovani trascorrono il Natale come i pastori nei campi di Betlemme.

Questo insieme a tanti altri in tutto il mondo, compresi quelli di Schio. E il nostro cuore va, in questi giorni dell’Incarnazione, al bellissimo santuario delle suore Canossiane di Schio, dove Santa Giuseppina attira tanti pellegrini che scoprono il cammino della Speranza.

Padre Stefaan Leclair
Bambini della scuola di Padre Stefaan

Giancarlo Urbani Responsabile Progetti Fondazione Canossiana VOICA – ETS

Speranza e Solidarietà per la Terra di Bakhita

Carissime Amiche e Carissimi Amici dell’ Associazione Bakhita Schio-Sudan, nell’imminenza del Santo Natale Vi scrivo per condividere con Voi un “dono anticipato”.

Nella mia recente missione in Tanzania ho avuto la graditissima sorpresa di incontrare alcune “Nostre” comuni conoscenza legate all’amata terra sudanese:
sr. Cecilia Nakagiri, con cui ci siamo collegati lo scorso 16 Febbraio 2024  durante la tavola rotonda “Terra di Bakhita: conflitti e semi di speranza“; sr. Helen Poni (sudanese), sr. Redempta Antony Chuwa e sr. Pauly Mathew. Tutte loro facevano parte delle comunità canossiane di Khartoum ed El Obeid.

Da ormai un anno, a causa del conflitto che ancora affligge il Sudan, hanno lasciato la terra di Bakhita e sono ora impegnate in varie attività in Tanzania.

La loro mente e il loro cuore sono però rimasti laggiù e tutte si dicono pronte a ritornare appena possibile. A Voi tutti invio i Loro, e miei, auguri di cuore per un Santo Natale che porti in dono pace e serenità. Ci auguriamo vicendevolmente un  Nuovo Anno di rinnovata speranza per la terra e il popolo sudanese, fedeli all’impegno che Santa Bakhita ha consegnato a tutti Noi: “Non dimenticatevi della mia amata terra”.

Giancarlo Urbani

Giancarlo Urbani, durante la recente visita in Tanzania con alla sua sinistra suor Cecilia Nakagiri.

Padre Christian Carlassare Vescovo di Bentiu e Amministratore Apostolico di Rumbek (Sud Sudan):

Un augurio per questo Natale che inaugura anche l’anno giubilare della speranza

«Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi penetra dentro, sceglie una creatura umana come suo strumento e compie meraviglie lì dove uno meno se lo aspetta» (Dietrich Bonhoeffer)

𝗟𝗔 𝗦𝗢𝗥𝗣𝗥𝗘𝗦𝗔 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘 𝗡𝗨𝗢𝗩𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗡𝗔𝗧𝗔𝗟𝗘

A luglio scorso, papa Francesco ha eretto la nuova diocesi di Bentiu scorporando questo territorio dalla diocesi di Malakal. La mia nomina come primo vescovo di questa diocesi è stata un dono e una sorpresa inaspettata. Nel mese di agosto sono andato a prendere possesso di Bentiu e celebrare con la gente. Il territorio è molto vasto. Copre una superficie di quasi 38 mila chilometri quadrati, circa il doppio del Veneto. La popolazione conta circa 1 milione 130 mila persone appartenenti alle due etnie – Dinka e Nuer – le cui relazioni non sono facili. I Cattolici sono 450 mila, mentre i protestanti circa 350 mila. Il resto della popolazione segue la propria religione tradizionale. C’è anche una piccola ma significativa presenza di mussulmani. Le parrocchie sono sette, tutte molto estese nel territorio e con un numero molto grande di cappelle. Dopo l’ordinazione sacerdotale di due giovani preti il 10 novembre scorso, i preti diocesani sono ora nove. In diocesi abbiamo una comunità di missionari comboniani che segue la parrocchia di Leer, e tre frati cappuccini che seguono la parrocchia di Rubkona.

Questa parte di popolazione è certamente tra le più emarginate e povere del paese. Il territorio è molto isolato e difficile da raggiungere. Non ci sono strade praticabili e per molti mesi dell’anno ci si arriva solo in aereo. La città di Bentiu è stata devastata dal conflitto (2013-19). Rubkona ospita il più grande campo sfollati del paese: ben 130 mila persone che vivono totalmente dipendenti dall’aiuto umanitario. Questo campo era nato a causa della violenza contro i civili perpetrata durante il conflitto. Dopo l’accordo di pace e il governo di unità nazionale del 2019, la gente è rimasta nel campo sia a causa della povertà che dell’inondazione. Il Nilo ha infatti esondato coprendo più della metà del territorio sommergendo villaggi e terreni coltivabili. L’UNHCR riporta che il 90% della popolazione abbia abbandonato i propri villaggi per trovare rifugio in terreni più elevati ed asciutti. In diocesi c’è anche la presenza di circa 70 mila rifugiati sudanesi soprattutto di etnia Nuba nei campi di Yida e Jamjang. C’è tanta miseria e la popolazione vive in una condizione di vulnerabilità molto grave.

A questo si aggiunge la crisi ecologica che è sempre legata a una crisi umana. Infatti lo sviluppo economico slegato dall’etica non riduce le disuguaglianze, ma le aumenta insieme a evidenti ingiustizie. Infatti il petrolio che viene qui estratto non ha portato benessere alla popolazione. È stato fonte di arricchimento personale per la classe dirigente, ha alimentato la violenza nel paese e nelle aree dove c’è, e continua a fungere da motore principale della competizione tra le élite all’interno del sistema politico del paese. L’estrazione del petrolio ha avuto un impatto negativo sull’ambiente a causa delle perdite di sostanze tossiche che oggi, con l’inondazione, inquinano le fonti d’acqua alla quale la popolazione attinge non senza effetti negativi sulla salute. È uno sviluppo che ha dato priorità al profitto di alcuni gruppi a scapito del bene comune: la protezione dei più deboli, la promozione della pace e una vita più dignitosa per tutti.

Si avvicina il Natale. Mi sembra che la ricorrenza e il senso di questa celebrazione porti con sé un messaggio profetico molto forte per l’uomo di oggi, come anche per la Chiesa la cui missione deve essere incarnata nei problemi reali, quelli che tolgono vita. I padri della Chiesa ci ricordano che nell’incarnazione “Dio divenne uomo affinché l’uomo diventi Dio”. L’uomo, per quanto ci provi, che sia attraverso il potere, o la scienza o la tecnologia, non può diventare Dio. Questi sforzi non lo portano ad altro che alienarsi e a perdere la propria umanità. Il Dio fatto uomo ci divinizza come uomini nella comunione con Lui. Quindi non ci nega di essere persone umane, ma ci guarisce dal modo dominante del nostro essere uomini: un modo che sta producendo orrori come la guerra in Medio Oriente e tanti altri pezzetti di guerre, di miserie, di ingiustizie che compongono un mondo dal volto sfigurato e disumano.

Gesù bambino ci fa vedere il vero volto di chi siamo: pellegrini che cercano la somiglianza con Dio, la comunione con Lui e i fratelli e sorelle. Gesù chiede tutto e non solo una parte, tutto ciò che c’è bisogno perché il Suo sogno prenda forma. Soltanto chi non pensa a sé vive responsabilmente, ossia vive realmente. Solamente la Chiesa che non esiste per la propria autocelebrazione o preservazione ma per il popolo povero di Dio, è veramente Chiesa. Questo è il cammino inaugurato dal Natale che ci apre a percorsi e prospettive nuove.

Vescovo Christian Carlassare MCCJ
Padre Christian tra i bambini di Bentiu

SAINT JOSEPHINE BAKHITA: UNA NUOVA SCUOLA AI CONFINI COL CONGO

Aule Rifugio della scuola

“L’istruzione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo”

Nelson Mandela


L’Associazione Bakhita Schio Sudan ha accolto con favore la richiesta di Padre Stefaan Lecleir (sacerdote diocesano di Anversa inviato dal 2022 a Yambio in Sud Sudan ed in particolare nella parrocchia di Ngandimo) di realizzare una scuola ai confini col Congo per 300 bambini. Riportiamo a seguire la relazione conclusiva del progetto giuntaci da Padre Lecleir a lavori eseguiti:

Relazione sulla costruzione della nostra scuola Saint Josephine Bakhita a Nganbimo (parrocchia di Sakure, Equatoria occidentale – Sud Sudan)

Introduzione e panoramica
L’associazione Bakhita Schio Sudan ha promesso di sostenere la scuola Saint J. Bakhita di Nganbimo. La parrocchia ha potuto acquistare un terreno adeguato per la costruzione di una scuola. Nel dicembre 2023, l’associazione dei genitori ha iniziato a preparare il terreno per la costruzione dei necessari edifici:

  • Magazzino e ufficio
  • Classi/Rifugi (dalla prima all’ottava elementare)
  • Mobili: lavagne, banchi, tavoli
  • Servizi igienici

Contributo locale
All’inizio del nuovo anno scolastico, nel febbraio 2024, la Scuola Saint Josephine Bakhita ha ricevuto l’iscrizione e il pagamento di 319 bambini per 2 anni di scuola materna e 8 anni di scuola primaria.

Registrazione
Tramite la diocesi, abbiamo ottenuto la registrazione ufficiale e il riconoscimento della scuola da parte del governo locale, che permette di ottenere un piccolo sussidio per i libri di testo, i quaderni, le penne… Alcune organizzazioni chiedono la registrazione quando una scuola vuole richiedere un sussidio occasionale per lo sviluppo della scuola e per il sostegno alle studentesse.

La storia
Nel gennaio 2024 ha avuto inizio la costruzione della scuola. Sino a quel momento i bambini seguivano le lezioni sotto gli alberi di mango o ripari di fortuna con comprensibili difficoltà specie con le piogge.
La maggior parte del lavoro è stata fatta prima dell’inizio della stagione delle piogge (marzo 2024).

COSA ABBIAMO REALIZZATO:

Magazzino e ufficio: La costruzione di un edificio in mattoni con tetto in ferro può ospitare un ufficio per l’amministrazione scolastica e un magazzino per i materiali (quaderni, lavagne, …) in modo che siano sicuri e protetti dagli elementi naturali (sole e pioggia).

Aule/rifugi: Costruzione di 4 aule/rifugi con lamiere di ferro per le classi 1, 2, 3 e 4 della Primaria. Queste classi contengono numerosi bambini. I rifugi proteggono dal sole e in qualche modo dalla pioggia, a seconda che ci sia molto vento o meno. Possono durare a lungo e la loro costruzione permette di migliorarle in futuro. In particolare, si può aggiungere un pavimento in cemento e costruire pareti in legno o in mattoni. Costruzione di rifugi con basamenti per la 5ª, 6ª, 7ª e 8ª primaria. I fondamenti sono robusti e i basamenti possono durare circa 2/3 anni. Poiché le classi sono più piccole, abbiamo optato per questa soluzione temporanea e più economica. Soprattutto per mantenere le spese nei limiti del budget.

Immagine delle aule rifugio

Mobili: lavagne, banchi, tavoli: Sono stati acquistati i seguenti mobili:

300 Panche, 12 Tavoli, 14 Sedie, 8 Lavagne

Immagine dove si vede una classe che studia alla lavagna.

Servizi igienici: I servizi igienici sono una priorità per la scuola. I servizi igienici sono stati ultimati nel giugno 2024.La fossa è profonda 7 metri e sopra è stato costruito un edificio con 4 bagni separati: 2 per le ragazze e 2 per i ragazzi.

L’Associazione Bakhita Schio Sudan ha sostenuto i costi dilazionandoli nel tempo man mano che i lavori procedevano.

La scuola è molto grata per il sostegno ricevuto e promesso dall’associazione Santa Giuseppina Bakhita di Schio. Per la norma dei nostri villaggi, la costruzione di questo tipo di scuola è considerata “molto comoda”. La scuola è nuova, ha solo un anno di vita e l’anno scorso le lezioni si erano svolte nel rifugio di preghiera della parrocchia e sotto gli alberi di mango. Con gli edifici e il materiale attuale, la scuola può funzionare molto meglio.

Immagine della scuola realizzata

La scuola spera di migliorare gli edifici in futuro: I muri, il pavimento, … Le pareti dei quattro rifugi potrebbero ricevere in futuro delle lastre di ferro per durare più a lungo. È disponibile un terreno supplementare che può essere utilizzato come campo sportivo.

I lavori sono supervisionati dal consiglio scolastico e da don Stefaan Lecleir che è il presidente del consiglio e assicura la rendicontazione del progetto.

CAMMINANDO CON BAKHITA 2024

Banner della Marcia: "Camminando con Bakhita"

“25° (2000 – 2024) CAMMINANDO CON BAKHITA”

Sabato 5 Ottobre 2024 si è svolta la consueta marcia che percorre i 30 km da Vicenza a Schio nel ricordo di Santa Giuseppina Bakhita, quest’anno giunta alla 25^ edizione.Oltre un centinaio di persone hanno partecipato all’iniziativa magistralmente organizzata dall’Associazione Marcia delle Primule.

Immagine del gruppo partecipanti alla marcia

Durante il percorso i pellegrini sono stati coinvolti dalle riflessioni proposte da madre Maria Carla Frison sul tema: “Santa Giuseppina Bakhita ci invita tutti al banchetto della speranza” (tema che introduce il “Giubileo della Speranza” del prossimo anno).


Di seguito alcune immagini che ritraggono membri dell’Ass. Bakhita Schio-Sudan e il presidente Ass. Marcia delle primule.

Camminata non solo come avvenimento podistico ma soprattutto come occasione di socializzazione ed introspezione.

Il Vescovo di Vicenza Mons. Giuliano Brugnotto

Un grazie particolare a Sua Eccellenza il Vescovo di Vicenza Mons. Giuliano Brugnotto che ha voluto essere presente, con la benedizione ai marciatori, alla partenza della marcia nella chiesa di Santa Bertilla a Vicenza. 

Nell’occasione sua Eccellenza annuncia che il prossimo anno la Chiesa di Santa Bakhita a Schio sarà una delle chiese Giubilari.

UNA RADIO PER IL SUD SUDAN – Veicolo di formazione e informazione

Welcome to Good News Radio (GND)

“La musica alla radio è la febbre di un sogno condiviso, un’allucinazione collettiva, un segreto tra milioni e un sussurro all’orecchio di tutto il Paese”

Bruce Sprinsteen

Per noi dell’Associazione Bakhita Schio Sudan accogliere la richiesta del Vescovo Christian Carlassare di  Supportare la riapertura della stazione Good News Radio (GNR) con la formazione degli operatori radiofonici e costi iniziali di gestione è stato piuttosto impegnativo. Siamo convinti però che aiutare a dare una professionalità a delle persone e a mettere in piedi un progetto formativo e comunicativo che dovrebbe guardare al futuro della realtà Sud Sudanese meritasse la nostra attenzione. Siamo certi che iniziative come queste aiutano un popolo ad emanciparsi e a sognare in grande. Allargano l’orizzonte di speranza, fiducia e orgoglio per la propria terra. Un vecchio detto sempre attuale recitava: “dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

Riportiamo a seguire la relazione conclusiva del progetto giuntaci dal Vescovo Carlassare a lavori eseguiti:

Si è giunti alla riapertura della radio dopo quasi un anno di stallo e si sono formati 9 nuovi radio operatori che sono tutti giovani. Gli insegnanti al corso sono stati due, suor Paola Moggi che insegna all’università cattolica di Juba (comunicazioni sociali) e Peter Mapuor che è un giornalista che lavora per la radio dell’ONU. Ancora ringrazio l’associazione Bakhita Schio Sudan per il sostegno e conto nella vostra vicinanza e aiuto anche in futuri progetti. Segue relazione. P. Christian Carlassare

Immagine dei Diplomati
Il Vescovo Carlassare con gli studenti diplomati operatori per la radio

Riportiamo una Sintesi Esecutiva del progetto

La Good News Radio (GNR) aveva cessato le trasmissioni il 14 luglio 2023, dopo che un fulmine durante una forte tempesta ha distrutto apparecchiature elettriche vitali e attrezzature di trasmissione nello studio. Tra le attrezzature danneggiate c’erano i moduli RF del trasmettitore, i mixer audio da studio e da trasmissione e lo splitter di alimentazione. È stato inoltre scoperto che l’impianto elettrico dello studio presentava gravi difetti per cui è stata raccomandata una nuova installazione elettrica.

Grazie al supporto finanziario di Misereor, le apparecchiature sono state acquistate tramite BBM Austria, mentre il Centro Ecologico e Informatico San Pietro Claver (SPCCEC) è stato incaricato della nuova installazione elettrica. Tuttavia, la spedizione delle apparecchiature dall’Austria a Rumbek ha richiesto molto tempo. Alla fine le attrezzature sono state installate e l’impianto elettrico è stato completato.

La radio è rimasta inattiva per un anno e di conseguenza i contratti del personale della GNR sono stati interrotti. Quando la radio era pronta per riprendere le trasmissioni, il consiglio di amministrazione ha deciso di assumere nuovo personale per rafforzare il sistema e dare un nuovo inizio alla GNR. Nove persone sono state quindi invitate a un corso di formazione interno, tenutosi tra il 15 maggio e il 14 giugno 2024, condotto da Peter Mapuor Makur, Dominic Opoka (coordinatore finanziario diocesano) e Suor Paola Modi della Catholic Radio Network (CRN).

Il 6 luglio 2024, la GNR è stata rilanciata con una cerimonia presieduta da Mons. Christian Carlassare, con la partecipazione di sacerdoti, suore, autorità locali e il pubblico. Questo evento ha segnato un nuovo inizio per la radio, celebrato dalla comunità per il ritorno delle trasmissioni.

Siamo molto grati all’Associazione Bakhita Schio Sudan per il supporto finanziario che ha permesso la formazione del nuovo staff e ha coperto i costi iniziali di gestione.

Foto insegnante della radio
Suor Paola Modi della Catholic Radio Network (CRN).

Formazione del nuovo personale

Obiettivo principale: fornire competenze e conoscenze sulla produzione e presentazione radiofonica ai nuovi dipendenti di Good News Radio. La formazione ha incluso:

  • Tecniche di registrazione audio
  • Editing, Montaggio e produzione
  • Formats
  • Interviste
  • Scrittura di notizie
  • Valori editoriali ed etici

La formazione si è svolta in tre fasi:

  1. Fase 1 (15-21 maggio 2024):
    Guidata da Peter Mapuor Makur, ha riguardato tecniche di registrazione audio, test della voce, montaggio, etica editoriale e scrittura di programmi per un pubblico specifico. La sessione prevedeva lavoro di gruppo, assegnazioni pratiche e valutazione.
  2. Fase 2 (27 maggio – 2 giugno 2024):
    Guidata da Dominic Opoka, si è concentrata sulla gestione finanziaria di base. Poiché la GNR riceve finanziamenti da donatori, è essenziale un uso prudente delle risorse. La formazione ha riguardato anche la gestione degli introiti generati da pubblicità e sponsorizzazioni.
  3. Fase 3 (5-14 giugno 2024):
    Guidata da Suor Paola Moggi, ha valutato le competenze individuali dei partecipanti e approfondito temi come etica mediatica, pace attraverso la radio, programmazione strategica e coinvolgimento della comunità.

Il 16 Giugno 2024 sono stati consegnati i certificati di partecipazione al corso.

Consegna dei diplomi

Rilancio della Radio e Nomina del Direttore

Domenica 6 luglio 2024, Mons. Christian Carlassare ha ufficialmente rilanciato la Radio Good News in una cerimonia festosa. Durante l’evento, ha nominato Raphael Makuei Majok Direttore ad interim della radio.

Gruppo di studenti della radio

Nuovo Staff della “Good News Radio”

Alla fine del percorso formativo, 8 dei 9 partecipanti sono stati assunti, insieme a un tecnico del suono già parte del precedente team. Ecco il nuovo staff:

  1. Raphael Makuei Majok – Direttore ad interim, Presentatore, Lettore di Notizie (inglese)
  2. Albesty Kurchok Mayek – Redattore Notizie, Presentatore, Lettore di Notizie (inglese)
  3. Joseph Ali Dominic – Produttore, Presentatore, Lettore di Notizie (lingua Belli)
  4. Bakhita Anger Mabor – Presentatrice, Lettore di Notizie (inglese)
  5. Julia Martin Makuac – Presentatrice, Lettore di Notizie (arabo)
  6. John Akolde Chol – Presentatore, Promotore, Lettore di Notizie (lingua Dinka)
  7. Joseph Manyang Majur – Lettore di Notizie (inglese)
  8. Santino Gum Chol – Presentatore, Lettore di Notizie (lingua Dinka)
  9. John Thon Achuoth – Tecnico del suono e dell’alimentazione
Festa per la riapertura della radio
Festa della riapertura radio Good News Radio

Esempio di palinsesto giornaliero:

Good News Radio Program Roster 2024

Block Programme Roster. Host Presenter
S/NTimeProgrammePresenters
A5:30 a.m Radio on AirPrayers & Rosary with gospel variety.Technician or Director
1.6:00 a.m-9:00 a.m.Sunrise Programme ShowRaphael Makuei & Albesty Kurcok
2.9:00-11:30 a.m.Youth For peace ProgramSantino Gum & Bakhita Anger
3.12: 00 p.m. – 02:00 p.m.Super Mixed down & English News First Edition @1pmAli Dominic.
4.02: 00 p.m. – 04:00 p.m.Your Voice MattersJulia Martin and John Akolde
5.04:00 p.m.Sponsored TalkshowsAll staff but based on selection
6.05:00 p.m.Repeat of Eng. news First Bulletin & Mixed Music Variety Gospel.Presenter on duty that day
7.06:00 p.m.Arabic News & Health, Religious Programmes, and Gospel varietyProgram’s Manager to line up. And other staffers
8.07:00 p.m.Dinka News & Homilies Gospel varietyPresenter on duty
9.08:00 p.m.English News Second Edition, Music variety, Pre-recorded program (s)Program’s Manager
10.08:30 p.m.Vatican Program for AfricaProgram’s Manager
11.09:00 p.m.VOA. South Sudan In FocusProgram’s Manager
1209:30 pm_ 10:00 p.m.Music variety & Closing prayerTechnician & Program’s Manager
1310:00 p.m.Radio Off airTechnician

Conclusioni

Il progetto ha raggiunto l’obiettivo di rilanciare la Good News Radio, fondamentale per la comunicazione e lo sviluppo della comunità. La formazione e il supporto ricevuti hanno rafforzato il team e garantito un nuovo inizio promettente.

Febbraio mese di Bakhita 2024

IL DI PIU’ DI MADRE BAKHITA – TESTIMONE DI PACE E SPERANZA

Un mese ricco di momenti speciali!
Si è ricordata Santa Giuseppina Bakhita, si sono ricordati i compianti Mons. Antonio Doppio e Mons. Giacomo Bravo, s’è ricordata la martoriata terra di origine della nostra Santa Moretta!

Sono stati con noi tanti amici che ci hanno aiutato a capire, ad attualizzare, o semplicemente a fare festa per e con Bakhita.
Tanti amici, in prima linea in Africa, sono stati lontani fisicamente eppure vicini e presenti.
E’ stato un mese dove tutto ci ha parlato di Bakhita e soprattutto del Suo messaggio di PACE e di SPERANZA!

Ricordiamoci che: le idee, i propositi, i progetti, viaggiano con le gambe degli uomini. Se dalle testimonianze ascoltate durante il Triduo o nelle omelie delle Messe, se dalle esperienze vissute e raccontate nella conferenza, se dalla serenità e armonia dei canti corali, se dalla convivialità della cena o dalla simpatia della lotteria… Se da uno di questi momenti siamo riusciti a stimolare riflessione, serenità, PACE, gioia, curiosità, vicinanza ad un mondo lontano eppure sempre più vicino, allora avremo raggiunto il nostro scopo. Sarà dipeso molto da noi ma anche Bakhita avrà sicuramente messo del Suo!


Preparazione alla festa (dal 30 Gennaio al 7 Febbraio):

Le madri Canossiane di Schio si sono adoperate con grande impegno alla PREPARAZIONE ALLA FESTA con una NOVENA e un TRIDUO molto sentiti in città. Un plauso particolare a Madre Maria Carla Frison, membro della nostra Associazione e grande motore di tutte le iniziative proposte.

Madre Maria Carla nella chiesa delle Canossiane.
Madre Maria Carla Frison nella chiesa dell’Istituto Figlie della carità Canossiane.
Lettera della Madre superiora generale delle Canossiane.
Lettera inviataci dalla madre Generale dell’Ordine Canossiano

Santa Messa 8 Febbraio

In una chiesa gremita di fedeli, alla presenza di Autorità civili e militari, il Vescovo emerito di Chioggia don Adriano Tessarollo ed il Vicario generale del Vescovo di Vicenza don Giampaolo Marta, assieme ad una nutrita schiera di sacerdoti locali (tra cui don Mariano Ronconi membro della nostra Assocciazione) hanno festeggiato la ricorrenza di Santa Giuseppina Bakhita con una cerimonia di grande intensità.

Sacerdoti celebranti
Sacerdoti celebranti (da sx sull’Altare: Don Giampaolo Marta, il Vescovo emerito Adriano Tessarollo e don Mariano Ronconi).
Partecipanti celebrazione
Partecipanti alla celebrazione dell’8 Febbraio alle ore 18,45

Durante le preghiere dei fedeli si sono ricordati anche i due sacerdoti che l’8 Febbraio del 2003 morivano in un incidente nella terra di Bakhita mentre erano andati ad omaggiarla nel giorno della Sua salita in Cielo. Mons. Giacomo Bravo e Mons. Antonio Doppio. Quest’ultimo già Arciprete del duomo di Schio alle radici fondative della nostra Associazione.

Ricordo mons Doppio
Gianfrancesco Sartori mentre ricorda il compianto Mons, Doppio accanto ad un Suo ritratto.


Tavola rotonda: Terra di Bakhita: conflitti e semi di speranza 16 Febbraio

Nella cornice del moderno edificio denominato FABER BOX, che la città di Schio ha messo a disposizione della cittadella degli studi e della città tutta, si è svolta, alla presenza di un centinaio di persone, una Tavola rotonda sulla terra di Bakhita il Sudan (oggi Nord e Sud Sudan).

Tavola rotonda
Presentazione del convegno. Da sinistra: il dott. Giancarlo Urbani resp. progetti Fondazione Canossiana VOICA, il presidente Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco Sartori, il dott. Vincenzo Riboni CUAMM medici con l’Africa e fratel Lino Breda monaco di Bose.

Il primo relatore ad intervenire è stato il dott. Giancarlo Urbani che ha dato subito la parola alla madre Canossiana suor Cecilia Nakagiri che attraverso un collegamento (non facile) in videoconferenza dall’Africa ha salutato i presenti e parlato della situazione in Nord Sudan dove una guerra civile “poco raccontata dai media Italiani” sta mietendo centinaia di vittime e creando un alone immane di sofferenza.
La sensazione è che, nella scacchiera del Sudan, potenze straniere stiano giocando una partita che nulla ha a che fare con l’Africa e con i Suoi veri interessi. Anzi porta la popolazione sempre più verso carestia e miseria.

Collegamento con Cecilia Nakagiri
Madre Cecilia Nakagiri in teleconferenza dall’Africa

Il dott. Urbani, nel suo intervento, oltre a parlarci dei progetti portati avanti in Nord Sudan, ha voluto ringraziare, a nome della FONDAZIONE CANOSSIANA VOICA, la città di Schio ed in particolare la compianta signora Luigina Lollato per il lascito testamentario fatto alla Fondazione Canossiana per realizzazioni nella terra di Bakhita. Grato Urbani anche alla nostra Associazione per gli ottimi rapporti che si intrattengono con la Fondazione Canossiana.

Ricordo Lollato
Il dott. Giancarlo Urbani mentre ricorda la signora Lollato

Il secondo relatore della serata ad intervenire è stato il dott. Vincenzo Riboni del CUAMM medici con L’’Africa. Ha raccontato la sua pluriennale esperienza di servizio negli ospedali in Sud Sudan dove ha imparato a conoscere ed innamorarsi di una realtà che gioisce delle cose semplici ed affronta le difficoltà e le privazioni col sorriso sulle labbra.
Negli ospedali Sud Sudanesi è grande soddisfazione vedere che sono tante le persone locali che si stanno specializzando nelle pratiche mediche accompagnate dai medici che col CUAMM offrono il loro affiancamento.

Intervento Dott. Riboni
Il dott. Vincenzo Riboni durante la sua relazione

L’occasione è opportuna per ricordare con un messaggio di vicinanza anche il dott. Giorgio Dalle Molle membro, oltre che del CUAMM, della nostra Associazione e impegnato in questi giorni in Eritrea.

L’occasione ha permesso di ricordare anche gli amici: Il Vescovo Christian Carlassare impegnato a Renk, Suor Piera De Munari Comboniana impegnata a Malakal, Padre Stefaan Lecleir impegnato a Yambio.

Cardinale e vescovo in Sud Sudan
Il Segretario di Stato Vaticano Sua Eminenza il Cadinale Pietro Parolin nella foto durante la recente visita in Sud Sudan con il dott. Riboni ed il Vescovo Carlassare.

La serata si è conclusa con l’intervento riflessivo in chiave spirituale del monaco di Bose fratel Lino Breda  che ha portato un messaggio carico di speranza.
Bakhita testimone di pace e speranza! “…La nostra è un’epoca, ha detto fratel Lino, che può metterci spavento e farci disperare ma può essere anche un’epoca appassionante se accettiamo la logica del Vangelo (che è accoglienza, rispetto, perdono)…
Non dimentichiamo mai che ci sono piccoli segni di speranza ma se il seme non cade in terra e non muore non dà frutto…
Non permettere che il dialogo politico e le relazioni tra noi siano all’insegna della demonizzazione dell’altro…”

Intervento di Fratel Lino Breda
Fratel Lino Breda durante il suo intervento
Relazione Fratel Lino


Cena Solidale 24 Febbraio

Oltre cento commensali hanno condiviso la Cena solidale proposta nella serata del 24 Febbraio presso la sala cene dell’Oasi Rossi a Santorso.

Occasione, soprattutto attraverso la simpatica lotteria, di raccogliere offerte da devolvere ai progetti dell’Associazione.

Una breve relazione iniziale ha permesso ai presenti di conoscere quanto si è fatto e si sta facendo grazie anche ai contatti coi nostri amici che operano direttamente in Africa.

Non è lasciata al caso neanche la decisione di svolgere la cena presso l’Oasi Rossi gestita dalla Cooperativa sociale nuovi orizzonti ritenendo di aiutare anche questa nelle sue meritevoli attività.


CONCERTO Cori G.E.S., INGESTIBILI e COSTABELLA 25 Febbraio

Bravi e sinceri complimenti a tutti!

Si sono conclusi con il concerto gli appuntamenti che l’Associazione Bakhita Schio Sudan ha messo in campo per il febbraio mese di Bakhita…

Cori schierati
I tre cori schierati per i canti conclusivi

Riteniamo che non potessero concludersi nel modo migliore: in un duomo gremito di persone i cori G.E.S. e INGESTIBILI di Schio diretti dal maestro Marco Manzardo e il coro COSTA BELLA di Lazise VR diretto dal maestro Stefano Rigo hanno saputo far vibrare le corde emozionali con le loro canzoni magistralmente eseguite. Una ora e mezza talmente piacevole da risultare trascorsa in un attimo.

Coro G.E.S.
Coro G.E.S diretto dal maestro Marco Manzardo

Le canzoni ci hanno raccontato spesso di guerra per parlarci di pace e mai come oggi questo bisogno di pace si fa esigenza e monito… Bakhita testimone di pace e speranza!!!

Coro InGEStibili
Coro InGEStibili diretto dal maestro Marco Manzardo

I cori ci hanno fatto emozionare con suoni d’altri tempi che parlano direttamente al cuore. Parlano delle nostre montagne, della terra e del Cielo toccando la preghiera più semplice e vera! Il di più di madre Bakhita!!!

Coro Costabella
Coro Costabella diretto dal maestro Stefano Rigo

A chiusura del concerto e a cori uniti, un lungo applauso ha accolto “La montanara” canzone scritta nel 1927 dall’alpinista scledense Toni Ortelli che presto festeggerà, come sottolineato dal presidente del coro G.E.S. Giuseppe Inderle, i 100 anni.

Saluto dei cori
Il saluto dei cori e del presidente coro G.E.S. Giuseppe Inderle


Conclusione:

Si racconta che Santa Giuseppina Bakhita, che visse a Schio a cavallo delle due guerre, più volte rassicurò i concittadini di non temere perché i bombardamenti non avrebbero leso la città…
Molti allora si erano affidati con fiducia e speranza a Lei… Così come, quando il Covid ha iniziato a mietere vittime e creato quella pestilenziale paura tra i nostri concittadini, Il sindaco di Schio, a nome della città, chiese la protezione della Santa con una cerimonia svoltasi innanzi alle Sue spoglie e lasciando nel Santuario di Bakhita il gonfalone della città stessa…
Oggi a Bakhita noi potremo chiedere di guardare, con il Suo sorriso protettivo, a tutto il mondo che sta attraversando un periodo buio come pochi… Di guardare alla Sua Africa ed in particolare alla Sua terra sconvolta dalla guerra civile… Di guardare alla guerra tra la Russia e L’Ucraina… Di guardare a quanto sta accadendo tra Israele e Palestina… E a tutte le altre situazioni del mondo che ci fanno pensare a quello che il poeta Salvatore Quasimodo scrisse: “sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo”!

Possiamo noi guardare a Bakhita quale “TESTIMONE DI PACE E DI SPERANZA” !  

Immagine volantino Conclusiva

Marcia: “CAMMINANDO CON BAKHITA 2023”

Banner della Marcia: "Camminando con Bakhita"

Anche quest’anno un’ottantina di partecipanti ha reso omaggio a Santa Bakhita percorrendo i trenta chilometri da Vicenza a Schio in allegra amicizia, riflettendo su un argomento più che mai attuale quale “Dal perdono alla pace – cuori ardenti, piedi in cammino” il tutto magistralmente organizzato dall’Associazione Marcia delle Primule e guidato dalle riflessioni di Papa Francesco interpretate e rielaborate per l’occasione da Madre Maria Carla Frison delle Canossiane di Schio nonché componente dell’Associazione Bakhita Schio Sudan.

FESTA DEL VOLONTARIATO a Schio 2023

Banner Festa Delle Associazioni

Una folta partecipazione di Associazioni e di cittadini hanno ravvivato Piazza Falcone Borsellino in occasione della FESTA DEL VOLONTARIATO 2023 voluta e promossa dall’ Amministrazione Comunale Scledense.

Le Associazioni hanno potuto farsi conoscere e far conoscere il proprio operato alla cittadinanza ma anche incrementare la conoscenza e la sinergia tra di loro in un contesto di cordialità e gioia. Anche la nostra Associazione è stata presente e attiva.

Membri Associazione alla Festa delle Associazioni di mattina
da sx Gianfrancesco Sartori, Madre Maria Carla Frison, Roberto Tomiello e Silvio Sartore
Membri Associazione alla Festa delle Associazioni di pomeriggio
da sx Walter Bonin con la signora Luisa a dx del gruppo ,  a seguire da sx Gianna Pojer, Federica Andreini