CERIMONIA INAUGURAZIONE MONUMENTO: S. BAKHITA LIBERA GLI OPPRESSI

L'opera d'arte dello scultore Timothy Schmalz

Il Cardinale Pietro Parolin ha benedetto a Schio la nuova scultura di Santa Bakhita: “Let The Oppressed Go Free – Santa Bakhita libera gli oppressi” 29 Giugno 2023

Filmato della giornata a cura di Walter Luigi Bonin

Il Segretario di Stato Vaticano Sua Eminenza Pietro Parolin ha benedetto a Schio il 29 Giugno 2023 la nuova scultura creata, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del traffico di esseri umani, dallo scultore canadese Timothy Schmalz.

Realizzata in bronzo per 6 metri di lunghezza, 1,2 di larghezza e 2,4 di altezza la scultura è stata possibile grazie al contributo economico della Rudolph P. Bratty Family Foundation che appartiene ad una famiglia emigrata in Canada dal Friuli tre generazioni addietro.

Svelamento della statua
L’opera d’arte coperta dalla gigantesca bandiera giallo-rossa di Schio.
Sullo sfondo i cori Arcangelo Michele e G.E.S. Il Cardinale Parolin accanto alla statua. Dietro al Sindaco, Christopher Bratty della Bratty Foundation. Più a dx membri dell’Associazione Bakhita Schio-Sudan

“Let The Oppressed Go Free” (Lasciate liberi gli oppressi) la statua voluta da Papa Francesco è stata benedetta e inaugurata di fronte alla chiesa di San Francesco a Schio, Vicenza, in occasione della festa di San Pietro Apostolo, patrono della città. Il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha benedetto la scultura, che evoca la figura di Santa Giuseppina Bakhita mentre apre una botola e da lì escono figure raffiguranti varie forme di vecchie e nuove schiavitù.

Benedizione della statua
Il Cardinale Pietro Parolin benedice la statua affidandola alla città

Durante la benedizione, il Cardinale Parolin ha detto: “Guardando questa statua viene da pensare che le persone finiscano all’altezza della botola, ma in realtà continuano anche nel sottosuolo…Possiamo pensarci tutti raffigurati perché credo che tutti abbiamo una schiavitù da cui liberarci”… “E sapete qual è? La chiusura in noi stessi. L’individualismo che ci impedisce di prenderci cura degli altri, come dovremmo fare. Papa Francesco continua a richiamare su questo: sull’indifferenza con cui guardiamo la realtà del nostro tempo, dei nostri giorni, soprattutto la realtà di sofferenza, dolore e di vulnerabilità. Solo se ci libereremo da questa schiavitù saremo veramente in grado di aiutare gli altri”.

Statua vista dal lato
Santa Bakhita libera gli oppressi

L’Associazione Bakhita Schio-Sudan ha contribuito alla realizzazione della giornata e a rendere l’evento come un dono da condividere per la città tutta. “Uno degli aspetti importanti per noi dell’Associazione Bakhita Schio Sudan è tenere vivo il ricordo di Giuseppina Bakhita in città. Questa posa della scultura e la concomitante richiesta che Santa Bakhita sia Patrona secondaria di Schio corona il nostro operare. Ora sarà più difficile scordarla o, meglio più facile ricordarla!” Ha commentato il presidente dell’Associazione Gianfrancesco Sartori.

Membri dell' Associazione Bakhita e il Cardinale Pietro Parolin
L’Associazione Bakhita Schio Sudan gioiosa davanti alla statua inaugurata.
Da sx: Lucio Simonato, Roberto Dorigato, Gianfrancesco Sartori, Roberto Tomiello, Il Cardinale Parolin, Ivana Gecchelin, con lo stendardo di Bakhita Paolo Prosdocimi, accovacciata Madre Maria Grazia Bongarzone provinciale Canossiane, in piedi Madre Sandra Maggiolo Generale Canossiane, Madre Maria Carla Frison, Christopher Bratty, Gianna Poier, Suor Abby Avelino coordinatrice di Talitha Kum, Federica Andreini, Luigi Dalla Via, Giuseppe Berlato Sella, Il Sindaco Valter Orsi, don Carlo Guidolin, la rappresentante del comune di San Vito di Leguzzano Loredana Calgaro, Luisa Fontana.

Il luogo scelto in cui installare la scultura è Schio, la città dove Santa Giuseppina Bakhita, protettrice delle vittime della tratta, ha vissuto e dove riposano le sue spoglie.

Santa Bakhita, che ha vissuto a Schio a cavallo delle due guerre, è sempre stata vista dagli scledensi come protettrice della città ed esempio di importanti valori. Nel 2017 Le è stata riconosciuta anche la cittadinanza onoraria.

Un bel segno la presenza alla cerimonia del Sindaco attuale e dei suoi due predecessori (tutti membri dell’Associazione Bakhita Schio-Sudan di cui condividono i propositi). Giuseppe Berlato Sella sindaco dal 1987 al 2004, Luigi Dalla Via sindaco dal 2004 al 2014, Valter Orsi dal 2014 e attuale sindaco.

I tre sindaci di Schio, il Cardinale e il presidente dell'associazione
A dx del Cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin: il sindaco di Schio Valter Orsi e il presidente Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco Sartori. A sx del Cardinale: gli ex sindaci di Schio Giuseppe Berlato Sella e Luigi Dalla Via.

Davanti a quasi mille persone che hanno presenziato all’omaggio a Santa Bakhita, il coro Arcangelo Michele e il coro G.E.S di Schio hanno animato la cerimonia al termine della quale il pubblico si è diretto in processione verso il Duomo di San Pietro di Schio, dove è stata celebrata la Santa Messa in un Duomo gremito e alla presenza di autorità religiose, civili e militari.

I Cori Arcangelo Michele e G.E.S
I Cori Arcangelo Michele e G.E.S. si apprestano a rendere, coi loro canti, ancor più piacevole la cerimonia.

Oltre a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, sono intervenuti con un loro messaggio di riflessione il Sindaco di Schio, Valter Orsi; il donatore dell’opera e Presidente della Rudolph P. Bratty Family Foundation, Christopher Bratty; l’autore della scultura, l’artista canadese Timothy Schmalz; la Superiora Generale delle Figlie della Carità Canossiane Madre Sandra Maggiolo; la coordinatrice internazionale di Talhita Kum, Sr. Abby Avelino.

Personalità coinvolte
Da Sx: Gianfrancesco Sartori presidente Associazione Bakhita Schio-Sudan, Timothy Schmalz, Sr. Abby Avelino, Il Cardinale Pietro Parolin, il Sindaco di Schio Valter Orsi, Christopher Bratty donatore dell’opera e presidente della Rudolph Bratty Family Foundation.

Una nutrita rappresentanza di Madri Canossiane coi massimi vertici dell’Ordine ha voluto onorare e rendere particolarmente significativa la cerimonia di inaugurazione.

Foto che ritrae tutte le madri presenti alla cerimonia
Nutrita presenza di Madri Canossiane alla cerimonia inaugurale
Le madri generali e lo scultore
Madre Sandra Maggiolo Generale dell’Ordine e le consorelle del consiglio generale delle Figlie della carità Canossiane (Keelath Josemary e Litmanovich Mariana) con l’artista e Sr. Abby Avelino.
Consegna pergamena richiesta Santa Bakhita Co-patrona

Durante la cerimonia il sindaco di Schio Valter Orsi ha consegnato simbolicamente nelle mani di Sua Eminenza il Cardinale Parolin una pergamena a firma dello stesso sindaco, dell’Amministratore UP Santa Bakhita don Carlo Guidolin e del Presidente Associazione Bakhita Schio-Sudan, con la richiesta che Santa Giuseppina Bakhita divenga Patrona secondaria di Schio. Precedentemente la richiesta era stata approvata da tutte le UP della città e dal Consiglio Comunale all’unanimità.

Da adesso la scultura, posta in un punto veramente suggestivo della città e soprattutto in un punto di grande visibilità, oltre a dare lustro alla città stessa per il suo grande valore artistico,  sarà motivo di riflessione, ispirazione e speranza per quanti si fermeranno ad ammirarla e comprenderla.

Mappa che indica la il luogo dove è collocata la statua
La statua è stata posta in via Leonardo da Vinci

Bakhita Co-Patrona di Schio

Delibera di richiesta del Consiglio Comunale del 29 maggio 2023

Il Consiglio Comunale di Schio nella seduta del 29 maggio 2023 ha accolto all’unanimità la proposta di designazione di Santa Giuseppina Bakhita quale co-Patrona (Patrona secondaria) di Schio.

L’Associazione Bakhita Schio Sudan esprime un senso di grande gioia e soddisfazione nel veder riconosciuto dalla città di Schio a Santa Bakhita il titolo di Patrona. Andrà a condividerlo niente di meno che con San Pietro e Santa Felicissima. Sarà proprio durante la festa patronale di San Pietro il 29 giugno p.v. che la richiesta, suggellata dal Consiglio Comunale, sarà simbolicamente esternata a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin Segretario di Stato Vaticano durante l’inaugurazione della importante scultura bronzea che raffigura la Santa mentre apre una botola e libera donne e uomini dalle vecchie e nuove schiavitù.

Bakhita, piccola grande donna del nostro tempo.

Dopo la cittadinanza onoraria del 2017 ora il riconoscimento di Patrona ci riempie di gioia coronando un obiettivo che la nostra Associazione persegue da sempre: tenere vivo il ricordo di Santa Bakhita (la nostra Santa moretta) in città! Ora sarà più difficile scordarla o meglio più facile ricordarla! Grati a Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, in tutte le sue sfumature diverse, per aver accolto all’unanimità questa iniziativa!

Durante la seduta di Consiglio il primo cittadino Valter Orsi ha sottolineato come “Il nome di Bakhita richiami problematiche sempre più attuali: la violenza sulle donne, il razzismo, le continue violazioni dei diritti umani rivolte alle migliaia di persone costrette a lasciare il proprio Paese alla ricerca di un futuro migliore… Si perpetua un percorso che ha avuto inizio nel 2020 in piena pandemia Covid dove, in una cerimonia molto sentita svolta nel Santuario di via Fusinato, si chiese la protezione della Santa sulla città lasciando all’interno del Santuario il gonfalone della città stessa”.

Anche durante le due guerre (che Bakhita ha attraversato in vita) la Santa fu vista da molti Scledensi come protettrice della città.

Nell’annunciare il proprio voto favorevole il consigliere Leonardo Dalla Vecchia ha espresso alcuni importanti concetti: “Ci si è chiesti se fosse compito e possibilità del consiglio comunale (autorità laica per eccellenza) portare alle autorità religiose questa proposta?! Ebbene si! Si può ed è doveroso…. E’ un’intera comunità che si muove, che riconosce il valore civile di questa Santa…  Fin da subito, ancora in vita, Santa Bakhita ha suscitato stupore in città, fin da subito Schio fu consapevole della santità che emanava da questa figura di umile suora… Una Santa che non ha qualcosa da raccontare solo ai credenti ma anche a chi credente non è… Schio fu capace di accogliere nel suo tessuto questa ex schiava Sudanese e di integrarla a tal punto che Bakhita divenne portinaia cioè assunse quel ruolo umile ma importantissimo di chi accoglie chi arriva all’istituto… Oggi, patrona delle vittime della tratta e di tutte le schiavitù moderne, dice qualcosa anche al mondo civile… In questo tempo, dove le tratte continuano, il presente provvedimento è un bel segnale di una città che vuole essere accogliente con chi come lei fugge dalle schiavitù”

Anche il consigliere Sterchele Riccardo interviene “ricordando come sin da bambino abbia sentito come Bakhita fosse un qualcosa di importante per Schio e ora come sia riconosciuta a livello internazionale (es: la grande devozione da lui riscontrata che si sta espandendo in Brasile)”.

Noi Associazione aggiungiamo che al Santuario scledense giungono migliaia di pellegrini da ogni angolo del mondo a visitare questa Santa, una piccola grande donna del nostro tempo che sta parlando dalla Sua universalità al mondo attraverso la semplicità e la gratuità. Papa Francesco dice che “nessuno può dare niente se non ha esperienza di gratuità” e ancora: “la vera vittoria nelle dispute e nella vita sta nell’essere miti”… Bakhita raccoglie in se queste caratteristiche e forse per questo le persone la apprezzano e la cercano riconoscendone l’autenticità del Suo messaggio fatto più di gesta che di parole. 

Ora la pratica passerà alla Curia Vescovile e poi al Vaticano per la Delibera di rito, ma per Schio Bakhita è già Patrona!

Consiglio Comunale Schio 29-05-2023, Delibera all’unanimità la richiesta che Santa Giuseppina Bakhita diventi Patrona secondaria di Schio

“LIBERA GLI OPPRESSI”

Mostra e Concorso delle Scuole Medie di Schio

A corredo del mese di Bakhita e in previsione della posa in città di una statua raffigurante Santa Giuseppina Bakhita che libera gli oppressi dalle varie forme di schiavitù vecchie e nuove, il Comune di Schio e l’Associazione Bakhita Schio Sudan hanno promosso una mostra con concorso pittorico rivolto alle Scuole medie di Schio sul tema: “Libera gli oppressi”.

Tra i tanti elaborati svolti dai ragazzi ogni scuola ne ha selezionati 5 particolarmente significativi che hanno ricevuto tutti un attestato di merito. Tra i segnalati, la giuria dell’Associazione Bakhita Schio Sudan, ne ha premiato uno per ogni scuola.

L’inaugurazione della mostra e premiazione delle opere è avvenuta Venerdì 17 marzo 2023 alle ore 11,00 presso Palazzo Toaldi Capra in Via Pasubio a Schio.

La mostra è rimasta aperta per le visite nei giorni di:

  • Sabato 18 marzo dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30
  • Domenica 19 marzo dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
Locandina Mostra-Concorso

Alla presenza del Sindaco di Schio Valter Orsi, del Vicesindaco Cristina Marigo, del Presidente del Consiglio Comunale Sergio Secondin, del Presidente Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco, vari membri dell’Associazione, Dirigenti scolastici e insegnanti, si è svolta la premiazione delle opere predisposte dagli studenti delle Scuole Medie cittadine. Sono risultati segnalati i seguenti studenti a cui è stato consegnato un Attestato di Merito:
Istituto Comprensivo FUSINATO: TOMMASO VAIENTE 2^E – MATILDE FACCI 2^C – AURORA GUSSETTI 3^D – ELEONORA PIVIROTTO 3^B – JINHAO FU 2^D
Istituto Comprensivo BATTISTELLA: ELISA DAL LAGO 2^D – SARA D’AGOSTINI 2^D – GINEVRA MARCHET 3^C – AYA BOUSGUIN 2^C – CATERINA FACCI 3^A
Istituto Comprensivo BATTISTELLA SEZ. SAN VITO: VEZZARO ADELE 1^A – MICHELE MATTEI 2^B – ZANANDREA MARIA SOLE 2^A – GAIA FRIGO 2^C – SOFIA FIORINO 3^C
Istituto Comprensivo IL TESSITORE: LARA NWETI RIGON 2^VIOLA – ANNA BELLINI 2^VIOLA – ALESSIA BARBATO 2^ VERDE – SOFIA VITELLA 2^VERDE – LUCA BERTEZZOLO 2^VERDE

Tra questi sono stati premiati come migliori per qualità artistica, esatta interpretazione del tema, originalità dell’opera i seguenti: Istituto Comprensivo FUSINATO: TOMMASO VAIENTE 2^E – Istituto Comprensivo BATTISTELLA: ELISA DAL LAGO 2^D – Istituto Comprensivo BATTISTELLA SEZ. SAN VITO: VEZZARO ADELE 1^A – Istituto Comprensivo IL TESSITORE: LARA NWETI RIGON 2^VIOLA.

Un mese per Bakhita

Due obiettivi hanno guidato le iniziative del febbraio mese di Bakhita di quest’anno:

  • Una raccolta fondi straordinaria a favore della realizzazione di un pozzo d’acqua da costruire nella terra di Bakhita il Sudan.
  • Un coinvolgimento della città sempre più cercato e intrapreso. Attraverso le Associazioni, le scuole, i singoli. Perché il ricordo di Bakhita sia sempre più largo così come la condivisione dei progetti fatti nel Suo nome.
    Come da tradizione, l’inizio delle nostre iniziative prende il la’ con la Santa messa serale dell’8 febbraio dove, oltre al ricordo della morte di Santa Bakhita avvenuto l’8 febbraio 1947, si ricordano anche le figure di mons. Antonio Doppio e mons. Giacomo Bravo che proprio l’8 febbraio del 2003 sulla terra di Bakhita dove erano andati per renderle omaggio, lasciavano questa terra.
Foto della messa del 8 Febbraio 2023, dedicata a Bakhita
Foto Santa Messa 8 febbraio

In verità quest’anno le premesse per onorare i nostri obiettivi erano partite molto prima, Infatti già in novembre/dicembre abbiamo iniziato una collaborazione stretta con L’Associazione “Cuore di Lucia” per raccogliere (grazie al loro aiuto specializzato nel portare acqua nei luoghi bisognosi) fondi per il pozzo a Olgossa in Sudan. Un grazie per tutto quello che L’Associazione Cuore di Lucia ha fatto e continua a fare!

Foto della mostra i quadri: "Cialimbruschi Romano"
Nella foto il presidente dell’Associazione Bakhita Schio Sudan Gianfrancesco Sartori con i referenti dell’Associazione Cuore di Lucia Pia Clementi e Fabio Fioretti e il pittore Romano Cialimbruschi “Charlie” mentre mostrano un quadro offerto dal pittore per raccogliere offerte.

Un grazie alle madri Canossiane da sempre vicine alle nostre iniziative e che condividono i nostri obiettivi. Così si è condivisa anche la locandina del mese di febbraio che accomuna alle nostre iniziative anche quelle proprie delle madri (Novena, triduo, Sante messe). La decisione dichiarata dalle madri di destinare le offerte raccolte durante le cerimonie religiose ai terremotati della Turchia (tragedia apocalittica accaduta proprio a ridosso dell’8 febbraio) ci trova contenti e vogliamo così sperare che, tramite loro, un pezzettino di noi sia rivolto anche a queste sfortunate popolazioni.

Chiesa di Santa Bakhita, Canossiane
Foto Chiesa di Santa Bakhita

Il mese di Bakhita trova da molti anni l’Amministrazione Comunale di Schio a fianco dell’Associazione nel concedere il patrocinio e dare un aiuto per le iniziative promosse. Anche qui la condivisione delle progettualità porta a un costante proficuo dialogo. Del resto l’Associazione è nata per iniziativa dell’allora Amministrazione Comunale e riconosciuta da tutte le seguenti come punto di raccordo tra la città e la terra di Bakhita. Bakhita cittadina onoraria di Schio. Forse non è un caso, anzi è motivo di orgoglio, che i tre sindaci susseguitesi negli anni (pur di provenienza e orientamento politico diverso) siano parte dell’Associazione stessa. L’universalità di Bakhita si respira anche in questi piccoli, non scontati, passaggi.

Estratto dal Intestazione della Locandina 2023
Nella foto il logo con il patrocinio alla nostra locandina.

Veramente una buona presenza di pubblico il 10 febbraio su un argomento non facile e complesso alla tavola rotonda “Schiavitù tra storia e spiritualità”. Il dott. Giacomo Ghedini (ricercatore al Center for History at Sciences Po Paris e docente della Sorbona) molto bravo e preparato nel trattare gli aspetti di carattere storico contestualizzandoli all’epoca di Bakhita e proponendo anche spunti di prospettiva insolita su un momento particolare della nostra realtà Italiana dove la schiavitù non era ancora completamente scomparsa ma mascherata sotto tanti altri nomi. Abbiamo visto una Bakhita determinata, una donna di carattere capace di prendere le Sue iniziative e far sentire la Sua voce ben al di là della Sua nota condizione umile e servizievole. Il monaco Fratel Lino Breda ci ha condotti con grande bravura e ricchezza di contenuti a esplorare il senso spirituale della sofferta schiavitù ma anche del saper sollevarsi grazie alla fede trovando in Bakhita un emblematico esempio. Il dott. Giorgio Dalle Molle (medico del Cuamm e membro Associazione Elia Dalla Costa) ha saputo mediare la serata con grande profondità, portando anche sintesi di riflessione di grande interesse e suggestione: “ la Salvezza arriva dalle periferie…” “Mettersi in cammino e raccogliere le persone più diverse in questo percorso perché solo facendo camminare insieme le persone le si porta a condividere nelle diversità la vita…” “Guardare agli altri non per le loro differenze ma per l’essere persone… Riconoscere la dignità di essere persone…” “Granelli di pace…” “Bakhita come personalizzazione delle Beatitudini, questa carta costituzionale del Cristiano… I comandamenti dicono cosa fare e non fare, le Beatitudini dicono cosa essere e per questo ci mettono continuamente in crisi”.

Tavola rotonda 2023
Nella foto da sx Il Dr. Ghedini, Il Dr. Dalle Molle, Fr. Breda.

Una serata di indubbia qualità quella proposta il 20 febbraio con la presentazione del libro del dott. Gianni Faccin (professionista impegnato da sempre nel volontariato sociale, animatore e guida relazionale. Legato all’Associazione San Giorgio ODV e all’Associazione Libellula APS) “Ora ti ascolto… E poi?” In dialogo con Fr. Lino Breda (ancora una serata con noi col Suo stile di approfondimento unico e inimitabile). Un tema molto particolare, ma anche molto sentito quello dell’ascolto. Le persone hanno bisogno, prima ancora di essere capite, di essere ascoltate. Il libro di Faccin osserva sotto vari aspetti il fenomeno dell’ascolto cercando di formulare anche consigli e “ricette” di buon ascolto frutto del suo impegno di anni nell’essere operatore e promotore di centri d’ascolto. Nel dialogo tra il dr. Faccin e fr. Lino emerge come “il buon ascolto” possa divenire un nuovo stile di vita alla portata di tutti e che questo possa portarci a essere migliori e a stare meglio.

Foto del evento: "Presentazione libro"
Nella foto da sx Fr. Breda e Dr. Faccin

Le iniziative si concludono il 25 febbraio con la cena solidale. Una grandissima affluenza di commensali che hanno condiviso il percorso e i progetti illustrati.
Occasione per dire un pubblico Grazie per chi si è impegnato direttamente all’organizzazione della cena, e di tutte le iniziative a supporto.
Iniziative come la cena possono sembrare semplici, scontate ma noi sappiamo bene quanto lavoro c’è dietro per cercare che tutto vada bene, che le persone siano contente e che gli inevitabili contrattempi siano contenuti… Alla fine, dalla grande partecipazione, sentendo i commenti, etc. Sembra che le cose siano andate più che bene, le persone siano state contente (che è la cosa più importante per dare anche un futuro a questi eventi) e la nostra scommessa, dopo tre anni bloccati dal Covid e che quindi non si faceva più nulla, vinta!

Foto della cena solidale del 2023
Foto della cena solidale

La posa della Statua “Santa Bakhita libera gli oppressi” dello scultore Timothy Schmalz prevista per il 26 febbraio viene rinviata al 29 giugno 2023 a causa di continui ritardi nel trasporto via mare dell’opera stessa. Verrà così contestualizzata alla festa patronale della città. Torneremo sull’argomento… 

Foto della statua: "Bakhita libera gli oppressi" dello scultore: "Timothy Schmalz"

Febbraio mese di Bakhita 2023

Ci apprestiamo a vivere il Febbraio mese di Bakhita 2023.
Come Associazione Bakhita Schio Sudan proponiamo tutta una serie di attività realizzate in collaborazione con altre realtà scledensi, che potete consultare nella seguente locandina!
Tutti i proventi derivanti dalle offerte raccolte durante il mese saranno devolute alla realizzazione di un pozzo d’acqua a Olgossa, paese natio di Bakhita.

Locandina delle attività che si svolgeranno nel mese di Febbraio 2023
CLICCARE PER VISIONARE LA LOCANDINA

Un pozzo per Olgossa

Colline di Olgossa
  • Nella convinzione che “sono sempre i sogni a dare forma al mondo” ci stiamo adoperando in quest’ultimo periodo (su segnalazione del Vescovo di Rumbek Mons. Christian Carlassare e del Presidente della Conferenza dei Vescovi del Sudan Mons. Trille) a realizzare in collaborazione con l’Associazione Cuore di Lucia di Schio un importante pozzo d’acqua ad Olgossa paese natio di Bakhita.

Questo riveste per noi tutta una serie di significati:

  • Per la prima volta si cerca d’intervenire a sostegno della specifica zona di provenienza di Giuseppina Bakhita ubicata nel Darfur Nord Sudan.
  • Il pozzo oltre a servire un 370 famiglie per l’acqua potabile, potrà essere d’ incentivo all’agricoltura locale.
  • La presenza di un punto d’acqua può far ruotare attorno a esso la vita di un intero villaggio.
  • Un progetto di speranza.
  • Un progetto di pace.

Realizzati al 6/01/2023

Immagine di un progetto realizzato, ovvero il sostegno ad una scuola per ostetriche con Il CUAMM In Sud Sudan
  • Un progetto di formazione agricola e sviluppo rurale a Renk città del Sud Sudan, cavallo di battaglia del vecchio Comitato, suggerito dalla allora Conferenza Episcopale del Sudan. Intervento ambizioso portato avanti a più riprese e con alterni risultati in collaborazione con il CEFA e con ACS di Padova.
  • Iniziative scolastiche e di alfabetizzazione con la Fondazione Canossiana in Nord Sudan.
  • Realizzazione di un corso di formazione medico/professionale (ostetriche) con il CUAMM medici con l’Africa in Sud Sudan.
  • Sostentamento studenti e ristrutturazione di centri adibiti ad uso scolastico con la Sudan Catholic Bishops’ Conference sostenendo studenti della Comboni Primary School in Sud Sudan.
  • Il progetto “Training the sudanese future” cofinanziato dalla Fondazione Canossiana Onlus di Verona. Svolto tra Karthoum ed El Obeid nel Nord Sudan. Progetto volto ad aumentare e migliorare la scolarizzazione primaria e promuovere migliori condizioni di vita per i bambini e una attenzione particolare alle donne rivolta al contrasto delle moderne schiavitù.
  • Si sono svolti molti incontri culturali e di riflessione volti a tener vivo il ricordo di Santa Bakhita ma anche sensibilizzare il tessuto sociale scledense ai bisogni della terra di Bakhita. Tra questi ricordiamo: Serate culturali in collaborazione con l’Associazione Elia Dalla Costa, con il giornalista e scrittore Roberto Italo Zanini, col monaco Fr. Lino Breda, con il direttore del CUAMM don Dante Carraro, col dott. Giancarlo Urbani Project Manager della Fondazione Canossiana, con l’Accademia Musicale di Schio, con Intersos, con la Coralità Scledense e coro GES giovani, etc….
  • A quanto sopra e con i medesimi propositi oltre che per aiutarci nell’autofinanziamento si sono fatte: cene solidali, raccolte fondi (es: penny day del mondo scout), sponsorizzazioni, presentazione di libri, etc.